L’effetto ottenuto in pochi istanti era duplice: da un lato, frodare il Fisco non facendo rilevare il gettito derivante dalle puntate dei clienti, poiché le slot “manomesse” erano collegate alla piattaforma telematica di controllo dell’A.A.M.S. – che quindi non rilevava apparenti anomalie – ma non comunicavano i dati previsti per legge sulle puntate effettuate dai clienti, consentendo al gestore di nascondere i proventi realmente incassati, sfuggendo così alla tassazione; dall’altro, truffare il cliente senza che quest’ultimo potesse accorgersi di nulla, poiché, in caso di vittoria, riceveva solo una minima parte della vincita e non l’intero importo, a causa dell’estromesso controllo da parte dell’A.A.M.S. sul comportamento delle slot, che quindi, in deroga alle normali regole del gioco, decidevano arbitrariamente se, quando e quanto erogare come vincita al cliente.
Per ulteriori due apparecchi, invece, veniva constatata l’integrale non conformità alle vigenti normative di settore; anche queste “macchinette” pertanto venivano sottoposte a sequestro.
Le Fiamme Gialle della Compagnia di Scafati, in collaborazione con l’A.A.M.S., all’esito delle attività, hanno deferito alla locale Procura della Repubblica di Nocera sia l’amministratore della società che gestisce le slot-machine, sia il titolare della sala giochi, i quali dovranno rispondere in concorso tra loro dei reati di truffa e di esercizio di gioco d’azzardo. Sono state inoltre sottoposte a sequestro le monete rinvenute all’interno delle macchine da gioco per un totale di 4.000 euro e irrogate le previste sanzioni amministrative.
COMUNICATO UFFICIALE GUARDIA DI FINANZA