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Camera di Commercio: a Salerno boom di imprese giovanili

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In provincia di Salerno, alla data del 31 dicembre 2016, le imprese giovanili, cioè quelle caratterizzate dalla partecipazione assoluta o maggioritaria di giovani con meno di 35 anni, risultano pari a 16.215, determinando così un con un tasso giovanile provinciale (rapporto tra le imprese giovanili e il totale delle imprese registrate) del 13,5%, analogo a quello della Campania (13,7%) e di gran lunga superiore alla media nazionale (10%).

L’analisi settoriale rivela un particolare interesse dei giovani imprenditori per le attività caratterizzate da più basse barriere all’entrata come il commercio all’ingrosso e al dettaglio (5.448 imprese, pari al 33,6% del totale delle imprese giovanili salernitane), segue il settore turistico (1.923 imprese pari all’11,9%) e quello agricolo (1.573 pari al 9,7%).

Il settore dell’alloggio e ristorazione si caratterizza per la maggiore incidenza di imprese giovanili sul totale settore, con un tasso giovanile del 20%, seguito dal commercio (14,8%) mentre l’agricoltura presenta un’incidenza giovanile inferiore al valore medio provinciale (9,1%). Nel settore manifatturiero si rileva, al contrario, una presenza giovanile molto contenuta (887 imprese pari al 5,5%) che corrisponde al tasso giovanile più basso in provincia (8,6%).

Mettendo a confronto lo stock registrato a fine 2016 con quello di fine 2015, si rileva un calo di 223 unità imprenditoriali. Va tenuto conto però che la consistenza delle imprese giovanili risente, oltre che dall’apporto derivante dal saldo tra la costituzione di nuove imprese e le cessazioni, anche dal continuo flusso in uscita da questo particolare segmento imprenditoriale determinato dall’invecchiamento dei soggetti considerati “imprese giovanili”.

Pertanto, esaminando esclusivamente la nati-mortalità delle imprese giovanili, risultano nate 3.065 imprese giovanili a fronte delle quali 1.295 hanno smesso di operare, con un saldo positivo di 1.770 unità, che rappresenta un tasso di nati-mortalità imprenditoriale del 10,8%. Tale crescita è ancora più significativa se si considera che l’intero sistema imprenditoriale della provincia ha registrato una sostanziale stabilità (1,2%).

Quindi il saldo seppur positivo tra iscritte e cessate rilevato nel 2016, non ha compensato il flusso in uscita dovuto alle imprese che smettono di essere giovanili, determinando così un calo dello stock.

“La nuova imprenditoria giovanile della nostra provincia – dichiara il presidente della Camera di Commercio di Salerno Andrea Prete – fa registrare significativi segnali di vivacità. Infatti, le oltre 3mila imprese giovanili nate nel 2016 su un totale di circa 8 mila iscrizioni, ci dicono che ogni 10 imprese che nascono, ben 4 sono costituite da under 35, con tassi ben al di sopra delle medie nazionali.

Tale divario può trovare spiegazione per il maggior peso delle fasce giovanili nella distribuzione per classi di età della popolazione della provincia di Salerno rispetto alla media nazionale e, allo stesso tempo, con un più basso tasso di occupazione giovanile presente, che favorisce in generale un maggior ricorso a forme di auto-impiego.

La sfida che come sistema camerale abbiamo raccolto è fare in modo che tale imprese superino la difficile fase dello startup. In tal senso i percorsi di alternanza scuola lavoro e il network di industria 4.0 appena lanciato a livello nazionale riteniamo possano costituire valide risposte”.

L’analisi sulle imprese giovanili, completa di grafici e tabelle, è disponibile sul sito web sa.camcom.it

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