Con la medesima dichiarazione i cittadini residenti potranno anche dare disposizioni per il proprio corpo dopo la morte (es.: sepoltura o cremazione, donazione di organi). La statuizione consiliare asseconda una tendenza generalizzata al riconoscimento della libertà e della piena autodeterminazione degli individui, già attuata in numerosi comuni italiani, e corrispondente altresì alla discussione in corso in Parlamento per l’approvazione finalmente di una legge in materia.
La seconda delibera concerne, in relazione agli atti comunali a contenuto generale facenti riferimento all’istituto del matrimonio, la necessità di estendere le relative previsioni all’istituto dell’unione civile tra persone dello stesso sesso, di recente introdotto nel nostro ordinamento, anche se con notevole ritardo rispetto a molti paesi europei. Si tratta di due provvedimenti di notevole rilievo politico, che evidenziano l’interesse di una comunità, quella di Minori, tradizionalmente attenta ai diritti civili ed al loro ampliamento in numero e in estensione, in coerenza con lo spirito di apertura che da sempre ha manifestato.
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