Nonostante il dramma umanitario che vivono gli extracomunitari, in fuga da guerre e persecuzioni, i cittadini, appena diffusa la notizia, si sono organizzati ed opposti, piantonando il capannone per impedire l’arrivo dei profughi, molti dei quali sono stati respinti a bordo di pulmini al grido “Andate via non vi vogliamo”
“Nessuno sapeva nulla di questo arrivo così massiccio – spiega sempre a StileTV l’ing. Domenico Corrente, ex sindaco ed attuale consigliere di opposizione – non è possibile farli restare in questa zona, dove non ci sono le fogne ed insistono decine di fabbriche ed operai, minando così i necessari livelli igienico-sanitari. Come si possono ospitare persone in un capannone del genere? Chi si è assunto la responsabilità e dove sono tutte le necessarie autorizzazioni, al di là delle disposizioni prefettizie?”.
La tensione è diventa altissima con il passare delle ore in Via Mario Schiavo, con decine di persone organizzate in turni per impedire l’accesso al capannone dismesso: sul posto sono quattro le gazzelle della Compagnia di Agropoli, coordinata dal cap. Francesco Manna, che stanno tenendo sotto controllo la situazione.