Sempre secondo Sportpaper, Lotito, impegnatissimo nella difficile e quanto mai complicata corsa ad un ruolo dirigenziale nel governo del calcio italiano (circola voce che se non riesce il colpo di essere eletto Presidente della Lega di Serie B potrebbe essere delegato da Tavecchio a gestire l’eventuale fase commissariale) deve per tempo liberarsi di ruoli operativi nella Salernitana e avrebbe individuato proprio in Simone Longarini l’uomo giusto per sostituirlo.
Sarebbe questo il motivo personale di cui si parla nella lettera di abbandono e Longarini approderebbe a Salerno con parte degli artefici del miracolo salvezza, Liverani in panchina, Diakite, Germoni, Ledesma e Palombi in campo debitamente valorizzati proprio dall’impresa sportiva.
All’inizio l’ingresso sarebbe come socio di minoranza, ma con la gestione operativa in capo, e con il tempo sostituirebbe in tutto e per tutto Claudio Lotito. In questa logica la mossa di ieri si spiega benissimo. Lasciare in fretta e furia la Ternana, non si possono possedere due squadre nella stessa categoria, anche senza incassare un euro, ma anche senza rimetterci troppo, ma con la prospettiva di andare a gestire una società che con le giuste accortezze può puntare alla Serie A. Ma a Terni si chiedono nel frattempo cosa succederà?