L’ipotesi Castel Rovere solo accarezzata, il Mary Rosy con la convenzione decennale pronta ad essere firmata ed un settore giovanile che al di là dell’Under 15 ha regalato solo delusioni sono aspetti su cui riflettere, ragionare, programmare e ripartire. E’ davvero così difficile esportare il modello Lazio a Salerno. Giocatori di proprietà che aumentano il valore del club sul piano economico e permettono di far attecchire le radici della società. Argomenti cari a Lotito che a Roma ha preso parte alla cena di fine stagione della Lazio Primavera
“Penso che sia fondamentale coltivare e soprattutto investire nei giovani, la Primavera è appunto il trampolino di lancio proprio per la prima squadra – ha detto Lotito. È fondamentale che venga seguita in modo particolare come avviene per altro anche negli Allievi Nazionali; la Primavera dev’essere particolarmente sostenuta perché ci riserverà altre possibilità di fare nuovi innesti nella prima squadra, come accaduto quest’anno: infatti nella stagione corrente cinque giocatori dell’Under 19 sono arrivati agli ordini di mister Inzaghi. Questo significa che la valutazione sui giovani della Primavera e sulle capacità di formarli evidentemente sta dando dei risultati.
Bonatti – ha aggiunto Lotito – era l’allenatore in seconda della Salernitana, ho sempre apprezzato il suo atteggiamento di grande professionalità, di grande senso di responsabilità, di lavoro indefesso senza limiti di orario e con grande passione che è l’elemento di spinta fondamentale per raggiungere certi traguardi.
Il mister ha un carattere molto determinato, serviva un punto di riferimento per la Primavera e che fosse anche molto forte dal punto di vista dei rapporti caratteriali che servono per poter raggiungere certi traguardi. Sono convinto che è un allenatore che farà molto bene nel proseguo, è un predestinato. In questa grande famiglia troverà ampi spazi per crescere e per dimostrare ancora di più il suo valore”.
Bravo Bonatti, secondo di Menichini ed in grado di fare le fortune della Lazio. Peccato non averlo trattenuto a Salerno per costruire qui quello che si sta facendo alla casa madre. Sono queste le cose che non permettono di avere una visione chiara e definita sul futuro granata