Argomento caldo di cui ci occuperemo dopo. Per ora ci soffermiamo sulle indiscrezioni che rimbalzano da Terni e che vedrebbero l’ormai quasi ex patron Longarini interessato al pacchetto di azioni di Claudio Lotito. Già perchè se Lotito dovesse essere eletto presidente della B dovrebbe subito rinunciare alle sue quote in Salernitana. Se da un lato non figura come amministratore il co – patron ci mette il 50% delle risorse e le strade non sono poi molte.
O Mezzaroma compra le azioni del cognato sborsando soldi importanti oppure si devono cercare acquirenti, facoltosi e disponibili. L’identikit calza a pennello e riconduce a Simone Longarini amministratore delegato della Ternana che ha messo in vendita il club rossoverde. e dice d’aver fretta nella ricerca d’un papabile acquirente per le fere per scongiurare la mancata iscrizione della società umbra al prossimo campionato di serie B.
Il rischio è la consegna del titolo nelle mani del sindaco e il termine perentorio del 15 giugno, fissato da Longarini in una lettera aperta alla tifoseria, fa immaginare suoi impellenti interessi altrove. A Salerno? Così si dice, soprattutto ricordando i rapporti d’amicizia che legano l’uscente patron della Ternana a Lotito, tanto che qualche settimana fa il nome di Longarini venne persino accostato alla Lazio per una carica manageriale.
Longarini o chi per esso prenderebbe il 30 forse il 40%. Il restante andrebbe a Mezzaroma che deterrebbe la maggioranza delle azioni. Ciò che più conta, qualora dovesse concretizzarsi questo valzer societario è il valore che verrà dato al 50% di Lotito. Se oggi la Salernitana vale tra i 16 e i 20 milioni di euro il 50% delle quote di Lotito oscillerebbe tra 8 e 10 milioni di euro. Si tratta di cifre importanti e pesanti ma che testimoniano anche un altra cosa.
Lotito e Mezzaroma sono stati bravi in sei anni a rilevare un club pagandolo meno di un milione di euro e che oggi, dopo due stagioni in B ed al netto di giocatori di valore che rappresentano un patrimonio come Coda, Donnarumma Odjer e qualche altro la Salernitana, con i conti a posto, i proventi Tv e soprattutto al botteghino ha raggiunto quotazioni solo preventivabili fino a qualche anno fa. Salerno, se si fa calcio in un certo modo ed a certi livelli può realmente essere la classica gallina dalle uova d’oro
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