Un comunicato congiunto dei due atenei elvetici che ha annunciato la scoperta, pubblicato in data odierna, ha ricordato come il sistema immunitario dell’essere umano sia poco reattivo nei confronti della maggioranza delle cellule cancerogene, mentre all’opposto si attiva di fronte ad un virus.
Gli scienziati, partendo da questo principio hanno isolato il virus della coriomeningite linfocitaria (una malattia virale dei roditori) e, dopo averlo reso inoffensivo, gli hanno inserito delle proteine provenienti da cellule cancerogene. Il virus iniettato nei topi ha stimolato il sistema immunitario che a sua volta ha identificato come pericolose le proteine provenienti dalle cellule tumorali.
Sono stati, quindi, prodotti linfociti di tipo T citotossici che hanno eliminato le cellule infettate. E la notizia ha ancor maggior significato, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, perchè secondo quanto sostenuto dall’equipe di scienziati, per alcuni tumori i risultati prodotti sono superiori rispetto a quelli ottenuti con l’immunoterapia. Un ulteriore passo in avanti che ci fa sperare nella possibilità che la ricerca scientifica possa portare in un futuro non troppo remoto, alla sconfitta di uno dei mali più temibili che ancora attanaglia l’umanità.