“La firma del decreto per la nomina del Commissario Straordinario per la gestione della fase transitoria fino al 31 dicembre prossimo, data in cui scadrà l’autonomia del porto di Salerno, è diventato realtà a partire dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 30 marzo. L’iter, dopo tanti falsi allarmi, è giunto alla sua fase decisiva e conclusiva.
Ora il ministro dovrà scegliere il Commissario che assumerà i compiti e le funzioni attribuiti al presidente dell’Authority e al Comitato di gestione, ovvero un plenipotenziario a cui sarà attribuito il delicato incarico di traghettare il porto di Salerno alla definitiva integrazione organizzativa con quelli di Napoli e Castellammare. Il ritardo nella nomina, però, preoccupa non poco i lavoratori e gli operatori del nostro porto”, ha spiegato Gerardo Ceres, segretario generale della Cisl Salerno.
“La delicatezza del momento impone tempi certi. Infatti, come affermato dal presidente dell’Autorità, Pietro Spirito, l’incertezza fa male a tutti gli operatori economici e ai lavoratori portuali. Peraltro, come organizzazione sindacale responsabile sentiamo il dovere di sollecitare interventi e determinazioni tali da generare azioni da mettere in atto per evitare danni all’economia del territorio”.
A fargli eco c’è Ezio Monetta, segretario generale della Fit Cisl provinciale. “In questi mesi il porto di Salerno dovrà affrontare questioni decisive per la gestione dei lavori infrastrutturali interni ed esterni al porto”, ha detto.
“Già oggi il mancato dragaggio dei fondali causa grosse diseconomia alla città. Ne è prova, infatti, che nell’ultimo periodo si è avuto una notevole riduzione degli arrivi delle navi da crociera che avevano dato un buon impulso all’economia cittadina. Il lungo iter per le varie autorizzazioni richieste, con un rimbalzo di responsabilità tra ministero dell’Ambiente, Provveditorato delle opere pubbliche della Campania e non ultimo l’Arpac Campania, ha causato preoccupanti ritardi nell’avvio dei lavori ancora da definire.
Altra opera da portare avanti è l’ampliamento dell’imboccatura del porto per permettere arrivi di navi di maggiore importanza necessaria alle attività di aziende presenti all’interno del porto salernitano.
Questo lavoro, nonostante l’assegnazione, è fermo per motivi “tecnici”.Infine, c’è poi da gestire e l’ultimazione dei lavori per la “Porta Ovest” che procedono a fasi alterne ed hanno costretto l’Autorità Portuale di Sistema ad intervenire per sbloccare alcune questioni interne alla società che effettua i lavori”.
Le questioni, secondo la Cisl Salerno, dovranno essere affrontate, o almeno avviate, dal Commissario straordinario, in modo da evitare tempi morti che stanno causando, in un periodo storico drammatico, pesantissimi danni all’economia salernitana.
“Non possiamo non trasferire a Delrio la delusione che serpeggia nella città di Salerno per la mancata gestione del periodo di transizione e ancora di più emerge forte la preoccupazione per la gestione futura dello scalo”, hanno spiegato Ceres e Monetta. “Infatti, preoccupano le difficoltà emerse anche per l’inserimento del rappresentante del Comune di Salerno nel Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema.
Il ritardo nell’applicazione del Decreto ha generato un malcontento, in quanto non solo non si è venuto incontro alle esigenze degli operatori portuali ma, da un punto di vista finanziario, non si è prodotta neppure la riduzione dei costi. Pertanto sollecitiamo l’urgente nomina del Commissario, dando così certezza operativa nella fase transitoria. Confidiamo in una risoluta e tempestiva scelta del ministro”.
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