È il caso accaduto ieri pomeriggio a Ravello: sulla Strada provinciale 373 che collega Castiglione al centro, un bus turistico è andato in avaria durante la risalita.
Il mezzo di dieci metri, di un’agenziadi viaggi napoletana, si è fermato proprio nel punto più stretto dell’arteria, a causa di un guasto alla frizione che non consentiva all’autista di proseguire la marcia tra i tornanti. Inevitabilmente il traffico veicolare è andato in tilt, con momenti di tensione fino a quando il conducente del torpedone non è riuscito ad approfittare di un fuori strada per la sosta.
Incredulità e disappunto tra i passeggeri a bordo che hanno dovuto attendere circa due ore per il trasbordo su un altro mezzo proveniente da Napoli. Ma non è tutto. Intorno all’una, la scorsa notte, un mezzo speciale ha avuto l’arduo compito di rimorchiare il pullman tra i tornanti per riportarlo all’ombra del Vesuvio. I primi grossi problemi nelle prime due curve a gomito: quella dell’ex frantoio e del Despar, con lunghe attese per gli automobilisti in transito, molti dei quali rincasavano dopo una giornata di lavoro.
Oramai in Costa d’Amalfi circola di tutto: sarebbe il caso di effettuare verifiche più rigide (partendo da tour operators e agenzie) ai mezzi non del tutto efficienti o addirittura obsoleti, inquinanti e inaffidabili, capaci di rovinare vacanze e anche vite.
Fonte IlVescovado.it
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