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Repubblica si occupa dell’incubo parcheggiatori abusivi a Salerno

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Parcheggiare a Salerno, in determinate occasione,  è un impresa off limit. Che diventa ancora più improponibile, quando si deve sottostare ai ricatti dei parcheggiatori abusivi. Già, perché alcune zone della città sono stabilmente presidiate dai posteggiatori senza alcuna autorizzazione. In qualche caso ci si trova di fronte ad una vera e propria organizzazione, che entra in azione  quando s’allenta il controllo da parte delle forze dell’ordine. Lo scrive l’edizione napoletana di Repubblica che racconta una serie di disagi e disavventure quando ci si imbatte con questo problema soprattutto  nelle ore notturne e durante i fine settimana, quando la città accoglie anche gli automobilisti provenienti dalla provincia .

Una delle aree maggiormente presidiate dai posteggiatori abusivi è quella che va dalla sede della Provincia fino al Comune (via Roma), dove si trova concentrata la maggior parte dei locali notturni salernitani – si legge su Napoli.Repubblica.it.

I parcheggiatori quasi non si vedono ma si materializzano improvvisamente, quando già si è parcheggiato, chiedendo l’obolo anche nelle aree in cui normalmente già si paga il ticket a Salerno mobilità.

Alla stessa stregua, anche gli spazi adiacenti lo stadio Arechi sono terra di nessuno o, meglio, di posteggiatori abusivi.  Che, pure in questo caso, lavorano indisturbati e con la consapevolezza che, al massimo, se scoperti, saranno puniti con una sanzione amministrativa.

In alcuni quartieri esiste addirittura un tariffario e il contributo  da consegnare ai custodi delle autovettura aumenta nei week-end. Così capita che,  di fronte allo stadio Vestuti o in via Piave,  il sabato e la domenica sia  possibile “posteggiare”,

per tutta la notte, alla “modica” cifra di 5 euro, tutto compreso.  Anche in via San Leonardo, davanti l’ospedale Ruggi, il parcheggio abusivo è oramai istituzionalizzato. In questo caso i parcheggiatori, che fanno posteggiare lungo la strada, sono sempre gli stessi, da tanti anni. Cambiano continuamente, invece, in piazza Ferrovia, diventata terra di persone originarie dell’Europa dell’est e di tossicodipendenti.Gaetano de Stefano

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