Il nonno: denunceremo l’omeopata. I genitori autorizzano la donazione degli organi. I pediatri: l’omeopatia non cura le patologie.
Adesso sarà un’inchiesta penale, aperta per il reato di omicidio colposo, a chiarire chi ha la responsabilità di questa morte causata dalle complicanze di una banale otite bilaterale curata per due settimane solo con rimedi omeopatici. I familiari del bambino, che viveva a Cagli, in provincia di Pesaro Urbino, accusano il medico omeopata a cui s’erano affidati, preferendolo alla pediatra di famiglia.
«Lo denunceremo, è stato lui a dire ai genitori di non ricoverarlo, li ha spaventati dicendo che i farmaci tradizionali l’avrebbero fatto diventare sordo o indotto in coma epatico», accusa il nonno materno Maurizio, con uno sfogo che adesso la Procura dovrà mettere a confronto con la versione che darà il medico omeopatico con studio a Pesaro.
Anche i genitori di Francesco, che hanno altri due figli minori, potrebbero essere indagati per non essersi rivolti ad altri medici o al pronto soccorso vedendo che la situazione peggiorava.
Da tre anni Francesco non veniva portato dalla sua pediatra. I genitori avevano deciso di cambiare medico forse per evitare di somministrare al piccolo gli antibiotici.