Nella nota inviata al presidente della Repubblica, al ministro della Giustizia Andrea Orlando, al presidente del Cda e amministratore delegato di Equitalia spa Ernesto Maria Ruffini, al presidente dell’Inps Tito Boeri, al direttore dall’Agenzia delle entrate Rossella Orlandi, al presidente del Consiglio nazionale forense Andrea Mascherin e al presidente dell’Ordine di Salerno Americo Montera l’associazione italiana giovani avvocati parla di bando fortemente discriminatorio e lesivo di altri valori costituzionali
Definiscono «grave» la scelta di affidare gli incarichi all’esterno sulla base del «volume di affari» prodotto dagli aspiranti consulenti in quanto questa caratteristica «non è assolutamente idonea a costituire indice di preparazione e professionalità ma è un mero criterio di discriminazione».
Quindi aggiungono: «La stessa richiesta di organizzazione e servizi di segreteria, pur nelle forme minimali di collaborazioni esterne e rapporti da remoto, non è garanzia di risposta immediata alle esigenze del cliente Equitalia».
Secondo i giovani avvocati, dunque, l’aver calpestato il diritto di uguaglianza tra i partecipantialbandoèancora più grave perché arriva da un Ente che ha «il compito di garantire la giustizia fiscale, la previdenza e l’assistenza».