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Dodicenne rapita e costretta ad andare a letto con un coetaneo

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Orrore nella provincia di Isernia. Una famiglia di origini rom ha rapito una ragazzina di 12 anni.  L’obiettivo? Costringerla a fare sesso con il figlio 16enne che, in un secondo momento avrebbe dovuto pure sposarla. Oggi la coppia di circa 50 anni è, infine, finita in manette.

La ragazzina è stata rinchiusa in un albergo di Caianello e costretta a fare sesso con il coetaneo in cambio di 3200 euro e gioielli d’oro. Tutto ciò secondo un’antica tradizione delle popolazioni nomadi per cui il ragazzo era stato individuato come futuro sposo di lei, senza che però i genitori della piccola ne fossero a conoscenza. L

e ricerche, come informa “Il Mattino” che per primo ha lanciato la notizia, sono infatti scattate nel momento in cui la madre della ragazza ne ha denunciato la scomparsa ai carabinieri di Venafro: le indagini hanno permesso in poche ore di capire che la piccola era stata rapita proprio dai genitori di lui, che avevano lasciato la propria auto in un luogo isolato. Convocati in caserma, questi ultimi hanno detto di essere stati vittima del furto del veicolo, ma i carabinieri hanno continuato a cercare la piccola finché non l’hanno trovata, insieme al suo coetaneo, in un albergo di Caianello.

A quel punto i genitori del ragazzo, che avevano architettato il piano nei minimi dettagli, sono stati arrestati.

 

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