“In un giorno in cui le speranze erano zero virgola i ragazzi hanno fatto una gara di buona applicazione e di buona voglia. Simbolo di una crescita di mentalità e convinzione molto importante – ha spiegato Sarri -.Gol Roma irregolare? Non lo so e non mi interessa. Io sono contento di quello che ho visto da parte della mia squadra”.
Sarri ha però qualcosa da dire e col sorriso si toglie alcuni sassolini, anche sui rigori della Roma. “A fine maggio di pomeriggio non si può giocare al calcio. Non siamo né la Bundesliga né la Premier, il clima da noi è diverso. Le partite della Roma io non le ho visto ma ritengo che sia normale che la Roma abbia calciato più rigori di tutti perché assieme a noi è la squadra che gioca più palloni in area avversaria.
Il dato anomalo è il nostro: abbiamo calciato otto rigori in meno e statisticamente è un dato abbastanza improbabile. Se c’è una possibilità su 500mila l’abbiamo beccata”. A lasciare con l’amaro in bocca Sarri sono stati piuttosto i cori razzisti dei tifosi di casa.
“Non è che ora si deve demonizzare il pubblico della Sampdoria – ha però detto Sarri -. Noi questi cori li prendiamo nell’85/90 per cento degli stadi italiani. Il problema è che in Italia c’è una forma di razzismo su cui c’è grande sensibilità e grande cassa di risonanza e ci sono forme di razzismo che passano sottotraccia come questa.
A Napoli la stragrande maggioranza sono persone a posto, è una bella città in cui si vive bene e tutto questo mi fa leggermente incazzare”. Una sconfitta indolore per la Sampdoria che per Giampaolo ha concluso comunque una stagione positiva.
“La squadra ha approcciato bene la gara poi però il Napoli ha fatto un eurogol. Non dimentichiamo che parliamo di una macchina da guerra. Ci abbiamo messo qualcosa in più perché temevamo la forza dei nostri avversari e per buona parte della gara siamo stati in partita”.
“Adesso dobbiamo lavorare per migliorarci – ha proseguito Giampaolo -. Rispetto alla scorsa stagione molti giocatori sono cresciuti o li abbiamo recuperati. La mia idea è quella di migliorarci soprattutto tecnicamente.
Un voto al nostro campionato? I voti li date voi. Sono contento che la squadra sia rimasta aggrappata ad un modello di lavoro e ad una identità. Il gruppo è sempre stato molto professionale. Ora ripartiamo con l’idea di migliorarci ancora”.