Nel corso della gestione Lotito-Mezzaroma ci sono stati diversi tentativi, da Nicodemo a Pestrin, passando per Giandonato, Zampa e Perpetuini, fino ad arrivare a Moro e Ronaldo, nessuno di questi giocatori ha dimostrato di essere all’altezza della situazione o almeno di essere in possesso delle caratteristiche necessarie per ricoprire un ruolo così delicato. Tanto per intenderci, alla Salernitana di oggi servirebbe come il pane Carrus, un Bernardini, un Breda, un leader carismatico, dentro come fuori dal campo, un elemento al quale affidarsi completamente e di cui fidarsi ciecamente, un faro.
Nella stagione in corso, vista la carenza in termini di qualità palesata dal centrocampo della Salernitana (ricco di mastini ed incursori da Busellato ad Odjer, passando per Minala e Zito), Sannino in alcuni casi ha addirittura arretrato Rosina sulla linea dei centrocampisti, sperando che dal suo sinistro magico potesse nascere qualcosa di importante. In più di una circostanza, in mezzo al campo è stato adattato Della Rocca, che però è più un interno bravo negli inserimenti che un metronomo.
L’uomo che ha ricoperto più volte in questa stagione il ruolo di regista è stato Ronaldo, ma anche il brasiliano ha dimostrato di essere più bravo nella rottura del gioco avversario che nella fase di costruzione. E soprattutto è risultato poco continuo in termini di rendimento. E allora il rebus si ripropone anche alla vigilia della stagione 2017/18: la Salernitana riuscirà ad individuare il regista attorno al quale costruire il resto del centrocampo? La speranza è che dopo tanti tentativi a vuoto, stavolta dal mercato estivo possa arrivare la soluzione adeguata.