I Carabinieri Forestali del Gruppo di Salerno, agli ordini del Tenente Colonnello Maria Gabriella Martino, hanno effettuato una campagna di controlli sugli “shoppers” in plastica non riutilizzabili/compostabili e sugli shopper riutilizzabili, volta a verificare il rispetto della normativa ambientale che disciplina la commercializzazione dei sacchi per asporto merci.
Le verifiche sono state condotte presso esercizi commerciali di diversa tipologia ed in svariati comuni della provincia con l’obiettivo di ridurre la dispersione delle buste in plastica nell’ambiente. La legge vieta infatti, di commercializzare sacchetti di plastica non rispondenti ai requisiti tecnici del D.M. 18/03/2013, le cui caratteristiche consentono di ridurre drasticamente l’inquinamento da plastica, di migliorare la raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti e la produzione di compost di qualità e di agevolare la riconversione dei tradizionali processi produttivi della plastica da fonti fossili.
I militari hanno ispezionato 50 esercizi commerciali ed accertato presso 19 di questi la commercializzazione di shoppers non conformi; hanno quindi posto sotto sequestro circa 18.000 shoppers e contestato sanzioni amministrative per un importo pari ad 80.000 euro. Infatti, per chi commercializza, dietro pagamento o anche gratuitamente, sacchetti di plastica non rispondenti alla legge n. 28 del 2012, quindi shoppers non conformi o false “buste-bio”, le sanzioni amministrative vanno dai 2.500 euro ai 25.000 euro.
A tutela del consumatore è opportuno ricordare che i sacchetti monouso biodegradabili e compostabili conformi alla legge che possono essere tranquillamente utilizzati per la raccolta differenziata della frazione organica dei rifiuti devono riportare la scritta “biodegradabile e compostabile”, la citazione dello standard europeo “UNI EN 13432:2002” ed il marchio di un ente certificatore.
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