Grazie alle votazioni periodiche di capitani, allenatori, produttori televisivi e l’agronomo della Lega è stato possibile ancora una volta stilare una classifica divisa in campi sintetici e in erba naturali (o misti) per premiare il terreno di gioco più performante ma, allo stesso tempo, anche sottolineare chi ha un manto erboso non all’altezza della situazione. Nella categoria “erba naturale o misti vince il Matusa di Frosinone anche se nella prossima stagione i ciociari utilizzeranno il nuovo impianto Casaleno – Benito Stirpe.
Ai laziali va un riconoscimento economico mentre il Vicenza sarà penalizzato con una decurtazione di una somma derivante dalle risorse collettive, che il club veneto sarà obbligato a reinvestire nelle migliorie del manto erboso del Menti. Quello di Vicenza, infatti, è risultato il peggiore prato. Salerno, come detto, si classifica all’undicesimo posto facendo meglio di Ferrara, Benevento, Terni, Pisa e Vicenza. Davanti ai granata il Picco di La Spezia, il Rigamonti di Brescia, il San Nicola di Bari, il Bentegodi di Verona, il Tombolato di Cittadella, il Curi di Perugia, il Francioni di Latina, il Del Duca di Ascoli e il Cabassi di Carpi, secondo alle spalle del Frosinone.
Nell’arco di poco tempo i granata sono passati dal terzo posto ad una posizione di classifica anonima. Molto ha inciso la bruciatura di parte del prato con relativi lavori di rifacimento, nella scorsa estate, con slittamento su campi neutri degli impegni di Coppa per permettere il completamento dei lavori. C’è poi il concerto di Tiziano Ferro il 12 luglio su cui il club di Lotito e Mezzaroma ha chiesto espresse garanzie per la gestione del prato.
Infine, da segnalare anche il premio al miglior campo in erba artificiale vinto dal Trapani (3,86). Al secondo posto il Partenio di Avellino, poi Novara, Cesena e Chiavari. Ultimo il Piola di Vercelli (2,97).
Fonte LiraTv
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