Lo scorso anno la rosa granata era la quinta più vecchia del torno di B. Un dato da non confermare assolutamente per la prossima stagione. I co patron hanno chiesto a Fabiani di puntare soprattutto sui giovani con il giusto mix tra calciatori esperti e non dando prevalenza a questi ultimi. Salerno non solo vetrina o trampolino di lancio ma anche occasione per mostrare al calcio che conta giovani di talento, qualità e temperamento. Già perchè un conto è puntare sui giovani a Ferrara, Sassuolo o Cittadella un altro è farlo in una piazza passionale e partecipe alle gesta della prima squadra di calcio come Salerno. Largo ai giovani mettendo da parte gli allestimenti delle stagioni precedcenti. Nel 2015-2016 la Salernitana superava abbondantemente la soglia dei 30 anni come età media. Quest’anno la media è stata di 26,6 ed in una gara, quella contro il Carpi l’età media di quell’undici è stata di poco sotto i 29 anni di età.
In tema di età media peggio dei granata hanno fatto il Cittadella (26,8), il Cesena (27,0), il Bari (27,1) e il Frosinone (27,3). La squadra più giovane in assoluto con l’età media più bassa è stata il Brescia. La media non superava i 24 anni di età.
Dell’attuale organico sono solo due i calciatori sotto i 24 anni: si tratta di Mantovani e Odjer il primo 21 il secondo 20 anni. A questi si aggiungono Busellato (24 anni), Minala (20) e Sprocati (24 da poco compiuti). Si riparte da questi calciatori con il punto interrogativo in porta. Gomis, 23 anni, potrebbe essere una buona base di partenza. Ci sono poi altri giovani il cui destino ad oggi appare incerto come il20enne Luiz Felip. Bittante ed Improta entrambi 23enne. Di contro ci sono gli over capeggiati da Rosina che di anni ne ha 33, Schiavi 31, Bernardini 30 e Coda 28.
Fonte LiraTv