Dell’Isola pensa soprattutto alla situazione vissuta dai pensionati della frazione collinare, che mai avrebbero immaginato di essere interessati da tagli così forti, considerato il fatto che l’autobus urbano è l’unico mezzo di trasporto per chi non possiede auto o scooter. “Questo stato di abbandono deve finire”, ha detto Dell’Isola.
“Così si creano numerosi disagi a chi viaggia solitamente utilizzando il servizio di trasporto pubblico. Cappelle, purtroppo, è solo il caso limite. In alcune zone della città di Salerno, infatti, gli autobus passano solamente una o due volte al giorno, la mattina presto o tardi prima della chiusura del servizio, rendendo praticamente impossibile l’utilizzo dei pullman per le persone che non lavorano e intendono ritornare a casa dopo poche ore. Ormai è cosa nota che sono stati tagliati i fondi. Ma forse si poteva agire diversamente. Tanti lavoratori e pensionati – ha spiegato Dell’Isola – non sopportano più il protrarsi di una situazione che di fatto nega il diritto alla mobilità sancito dalla costituzione. È arrivato il tempo di ripensare a progetti e politiche capaci di riorganizzare la vita pubblica e in grado di dare una risposta ai nuovi problemi della cittadinanza”.
Infine l’appello alle istituzioni. “Tutti devono fare la loro parte e nessuno deve pensare di poter impunemente penalizzare le fasce più deboli della popolazione. Per questo si rivolge un forte appello alle istituzioni, affinché si solleciti la nuova società di trasporti a porre rimedio ad una situazione diventata non piùsopportabile. Gli anziani e gli abitanti di Cappelle e zone collinari non possono piùaspettare”.