Laboriose e capillari indagini hanno reso possibile l’individuazione della persona che aveva contattato il denunciante in occasione della vendita della poltrona, nonché dell’intestatario dell’utenza telefonica e della carta postepay sulla quale era stata accreditata la somma. I malfattori, entrambi domiciliati in provincia di Roma e con a carico numerosi precedenti penali per reati analoghi, sono stati pertanto deferiti alla competente Autorità Giudiziaria poiché responsabili, in concorso, del reato di truffa. Per prevenire possibili raggiri messi in atto da singoli individui o da organizzazioni criminali nei confronti degli utenti che vendono e comprano su piattaforme di aste online o di e-commerce, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha realizzato un vademecum pubblicato sul portale web Commissariato di Pubblica Sicurezza online, consultabile cliccando sul link: www.commissariatodips.it/approfondimenti/ecommerce/consigli.html ed un video tutorial contenente una serie di consigli.
“L’obiettivo – spiegano – è quello di offrire alcuni utili suggerimenti su come gestire una compravendita online evitando di incappare in acquisti non sicuri, beni danneggiati o addirittura inesistenti”. Diffidare sempre di prodotti offerti a prezzi scontatissimi e acquistati nella maggior parte dei casi con metodi di pagamento non tracciabili, ad esempio, attraverso una ricarica su carte prepagate intestate a terze persone difficilmente individuabili, che l’acquirente purtroppo non riceverà mai. Controllare sempre, in caso di vendita di merce online, che non si tratti di siti clone di grandi aziende, dove il brand viene utilizzato in modo fraudolento per offrire beni che poi si rivelano prodotti di bassa qualità, con un apprezzabile divario tra il prezzo di mercato e quello proposto. Le criticità si registrano anche nella vendita tra privati: si va dalla mancata ricezione della merce da parte dell’acquirente e conseguente irreperibilità del venditore, all’invio di materiale difforme da quanto pattuito, da allettanti proposte di affitto di case vacanze estive e invernali poi risultate inesistenti, alla falsa vendita di cuccioli di animali, fino all’invio di smartphone con codice imei bloccato dall’operatore telefonico o sedicenti acquirenti e venditori che, fingendosi interessati alla compravendita di vari beni, in realtà cercano di acquisire copie di documenti d’identità, codici bancari, carte di credito, richiedendo nel contempo sblocco di bonifici e anticipi di denaro.
Commenta