I primi sigilli scattano a Casoria (Napoli) dopo che i baschi verdi individuano un’automobile all’interno del quale c’erano scarpe false.
Da lì i controlli arrivano all’interno del capannone di circa 200metri quadrati. All’interno 13 persone impegnate nella produzione; laboratori e magazzini a lavoro con energia elettrica rubata, visto che si avvalevano di un allaccio abusivo. Oltre 90mila i prodotti sequestrati.
Dopo aver apposto i sigilli alla fabbrica, tempo poche ore e il proprietario presenta una denuncia di furto: spariti tutti i macchinari che venivano utilizzati per la produzione delle false Hogan. Le indagini della Guardia di Finanza di Napoli, dopo aver intercettato un’altra auto con all’interno le scarpe, arrivano così ad una villetta San Pietro a Patierno.
Lì, all’interno, c’erano ben otto persone che erano state già individuate nella fabbrica di Casoria e i macchinari che erano stati rubati; anche in questo caso riscontrato un allaccio abusivo alla rete elettrica. In questo caso sequestrati più di 43mila prodotti.
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