“Successivamente, i delegati delle rispettive comunità – si legge in una nota – si recarono in Prefettura e furono ricevuti dal vicario, che promise loro di interessare il Prefetto. Sono passate ormai quattro settimane e dal Prefetto nessuna chiamata – rivendica l’Associazione – E’ evidente che non c’è interesse a risolvere questa situazione. L’inadeguatezza e il mancato impegno delle istituzioni ci lascia senza parole”.
“L’Amministrazione comunale continua a proporre il mercatino etnico di Lungomare Marconi e il parcheggio di via Calò come unica soluzione. Noi riteniamo che non si tratti di una soluzione capace di garantire di che vivere. E’ per questo – prosegue la nota – che continueremo a manifestare con determinazione, ma non vogliamo che nessuno scambi la nostra lotta come un problema di ordine pubblico. Nessun lavoratore ambulante rappresenta un problema di ordine pubblico: i lavoratori non si devono trattare come dei criminali”. Il 12 giugno la Comunità del Senegal e quella del Bangladesh scenderemo di nuovo in piazza.