TABELLINO
ITALIA (4-2-4): Donnarumma 6, Darmian 6, Barzagli 6 (34′ st Chiellini 6), Bonucci 6, Spinazzola 7, Marchisio 5.5 (18′ pt Montolivo 6), De Rossi 6.5, Candreva 6 (14′ st Bernardeschi 5.5), Belotti 6 (1′ st Eder 6.5), Immobile 6.5 (38′ st Gabbiadini 6), Insigne 6.5 (20′ st El Shaarawy 6.5) (1 Buffon, 24 Scuffet, 2 Conti, 13 Astori, 21 D’Ambrosio, 25 Ferrari, 5 Pellegrini).
All. Ventura 6.5
URUGUAY (4-4-2): Muslera 6, Maxi Pereira 5.5 (38′ st Corujo sv), Gimenez 5, Coates 5.5, Cáceres 6, Sanchez 5.5 (1′ st Stuani 6), Nandez 5.5, Vecino 5.5, Gonzales 5.5, Urretaviscaya 5, Rolan 5.5 (29′ st A.Silva 5.5) (12 Conde, 23 Guruceaga, 3 Ricca, 7 Laxalt, 13 Gaston Silva, 17 Arevalo Rios).
All. Tabarez 5.5. Arbitro: Turpin (Francia) 6.
Reti: nel pt 7′ aut. Gimenez; nel st, 39′ Eder, 46′ De Rossi (rig.) Angoli: 7 a 3 per l’Italia.
Recupero: 2′ e 3′.
Ammoniti: nel pt, Marchisio per gioco scorretto, Immobile per proteste; nel st, Nandez per gioco scorretto.
** I GOL:
– 7′ pt: lancio lungo di Insigne per Belotti, che controlla di petto in area; Gimenez nel tentativo di spazzare via la palla la spedisce nella propria porta.
– 39′ st: Gabbiadini approfitta di uno scontro tra Coates e Muslera in uscita per recuperare il pallone. Il tiro dell’attaccante è destinato ad uscire, ma trova la deviazione vincente di Eder di testa.
– 46′ st: El Shaarawy punta Gimenez che lo atterra in area; sul dischetto De Rossi non sbaglia.
Giampiero Ventura promuove l’Italia che ha visto a Nizza contro l’Uruguay, battuto con un 3-0 che penalizza la Celeste, alle prese con assenze del calibro di Cavani e Suarez. “I miei sono stati bravissimi – spiega il ct azzurro -, eravamo insieme da appena tre giorni e ho visto lo spirito giusto di chi voleva vincere.
Mai avuto dubbi, sono nel calcio da anni e credo che i proclami servano a poco: serve la capacità di chi capire chi sei, e se lavoreremo bene niente ci è precluso: siamo sulla strada giusta, abbiamo la possibilità di diventare, in futuro, qualcosa di estremamente importante”. Ovviamente c’è stata anche qualche pecca, e non avrebbe potuto essere altrimenti. “Alcune cose non sono state fatte – spiega Ventura -, ma diamo tempo ai ragazzi, C’era gente, come Barzagli e Bonucci, che era qui solo da 48 ore.
La situazione non era facile, nemmeno questo periodo lo è, è finito il campionato, siamo a giugno e devono anche fare i test. Ma vengono e danno grande disponibilità, con lo spirito di far parte del gruppo”. Vista la sede della partita, ovvero Nizza, inevitabile la domanda su Mario Balotelli. “”Ci sono dei giocatori – dice Ventura – che non possono essere comprimari, perché sono dei protagonisti.
A Mario ho detto che il giorno che capirà quale strada seguire per essere un punto di riferimento, per lui le porte saranno aperte”. Ragionamento che vale anche per altri: “Se nell’anno dei Mondiali c’è un giocatore che, come ha fatto Borriello nel Cagliari, fa 17 gol a 35 anni, è evidente che noi, al di là del ricambio generazionale, non ci rinunciamo”.
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