I beni erano stati distratti, attraverso complesse operazioni immobiliari e societarie, dalla Soglia Hotel Group di Verona, fallita nel 2012, a favore di società indirettamente riconducibili ad alcuni degli indagati. Sono state inoltre disposte misure interdittive all’esercizio dell’attività imprenditoriale notificate a sei persone, ritenute, a vario titolo, complici nell’articolata vicenda che ha riguardato gli immobili della ex Cit (Compagnia Italiana Turismo).
A darne notizia il quotidiano Le Cronache oggi in edicola.
L’indagine condotta dalle Fiamme Gialle veronesi, coordinate dalla locale autorità giudiziaria, è stata avviata proprio con lo scopo di fare luce sul fallimento della Soglia Hotel Group, che aveva acquistato i sette villaggi da un importante complesso industriale del turismo, il Gruppo Cit, che, all’epoca dei fatti, beneficiava delle tutele legali previste per le grandi imprese in crisi.
L’operazione di cessione si inseriva in un più ampio progetto di salvataggio del Gruppo, predisposto dal Commissario Straordinario nominato dal Ministero dello Sviluppo Economico, che comprendeva anche accordi per la tutela degli oltre 300 dipendenti delle strutture alberghiere, per i quali era previsto il mantenimento del posto di lavoro.
Durante le indagini, condotte attraverso l’esame di copiosa documentazione acquisita dalla procedura fallimentare, si è invece potuto accertare che, attraverso una serie di accordi e di operazioni societarie e immobiliari – precedenti la dichiarazione di fallimento – è stato distratto l’ingente patrimonio immobiliare del Cit, con grave danno per i dipendenti e per i creditori.
Fonte Le Cronache in edicola giovedì 8 giugno
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