Se, per De Luca, in Germania vince la correttezza istituzionale, in Italia invece “c’è l’abitudine storica alla rissa, alla frantumazione perpetua”. Ieri, per De Luca, è stata messa in atto “un’altra prova deprimente del mondo politico, una cosa pesante di fronte alla quale passa la voglia di interessarti di cose politiche”.
“Dobbiamo avere un punto fermo – dice – perché la propensione alla rissa è quasi genetica, dovremmo avere l’obiettivo di una legge elettorale che tuteli pienamente la rappresentanza politica ma abbia anche la capacità di farci avere un governo dopo le elezioni”. Per De Luca andava tutelato il ballottaggio “perché la democrazia è fatta anche di educazione alla libertà”.
Improponibile il modello tedesco in Italia,ha ragione “don”Vincenzo. In Italia,come lui ben sa,esiste il modello De Luca ,cioè politica politicante e clientelare ,dove meritocrazia sta a zero,tu mi dai io ti do,raccomandazioni e gente incompetente SEMPRE in prima fila……..quindi limitiamoci ad imitare i “modellini” tedeschi. Grazie “don”vicie’………..a proposito,è sempre colpa degli altri
In fondo lui è contento che sia saltato tutto perchè se, come richiesto dal M5S, venivano introdotte le preferenze allora gli rimaneva il figlio maggiore disoccupato perchè l’avrebbe votato solo lui.
Comunque sono d’accordo con l’amico “Don viciè”, esiste il modello De Luca della politica politicante, basta applòicare quello e lui è contento