Prima di questo appuntamento, intorno al 20 giugno, le società potranno far valere le opzioni sui calciatori acquisiti a titolo temporaneo. Nei giorni immediatamente successivi, invece, le società di appartenenza potranno utilizzare a loro volta il diritto di controriscatto. La Salernitana, ad esempio, prima della fine di giugno deve definire le situazioni di Busellato e Sprocati: per il primo i granata hanno l’obbligo di riscatto (operazione da circa 100 mila euro), per il secondo invece la società di via Allende ha il diritto di riscatto (fissato a circa 110 mila euro) e i piemontesi, in base agli accordi presi a gennaio, non dovrebbero far falere il diritto di controriscatto. Nello stesso periodo, il Venezia dovrà riscattare Caccavallo (versando nelle casse della Salernitana 300 mila euro) e l’Avellino dovrà accollarsi il contratto (e l’ingaggio) di Laverone.
I vari Improta, Gomis, Bittante, come pure i laziali Ronaldo, Minala e Luiz Felipe erano in prestito “secco”. Terracciano, per il quale la Salernitana aveva l’obbligo di riscatto solo in caso di promozione in Serie A, è tornato al Catania dopo un prestito biennale (formula di trasferimento a titolo temporaneo che in buona sostanza ha preso il posto delle comproprietà, abolite dalla scorsa stagione).
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