Grande sorpresa e gioia tra addetti ai lavori e curiosi presenti sulle spiagge di Eboli per questa prima nidificazione che anticipa di gran lunga tempi e dati statistici a cui i ricercatori della SZN sono stati abituati. Un vero e proprio record rispetto ai precedenti anni che, oltre a sancire l’inizio delle nidificazioni sui nostri territori, ci autorizza a valutare quanto stia diventando determinante il condizionamento delle temperature ambientali aumentate negli ultimi anni, tanto da influenzare questi particolari fenomeni.
Grazie alla collaudata rete di comunicazione e azione tra SZN e la Capitaneria di Porto, i ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn, una volta informati dal Sottocapo Capitaneria di Porto Luigi Ferruzzi, si sono attivati raggiungendo i lidi interessati.
Gli esperti dell’Ente di Ricerca, coordinati dalla Dottoressa Sandra Hochscheid, Responsabile Centro Recupero Tartarughe Marine dell’Anton Dohrn, hanno messo in atto le adeguate misure di protezione del nido, tenendolo lontano da agenti estranei naturali e antropici, cause pericolose per la crescita e lo sviluppo regolare dei futuri esemplari di tartaruga. Per proseguire il monitoraggio delle uova, sono stati installati dei sensori speciali per consentire il mirato controllo delle condizioni ambientali, inoltre una rete di protezione è stata adagiata, sotto la sabbia, per scongiurare impatti gravosi e dannosi. Doveroso è sottolineare l’importantissima e preziosa costante attività dei volontari dell’ ENPA di Salerno che, nel minuzioso controllo permanente del territorio, insieme al lavoro puntuale delle autorità locali, hanno permesso l’ottima riuscita delle veloci manovre. La schiusa per tale precoce nidificazione è prevista tra 45/50 giorni, la condizione metereologica sarà determinante per i prossimi sviluppi.