Da oggi l’autostrada Salerno-Reggio Calabria è ufficialmente A2 Autostrada del Mediterraneo. L’annuncio è arrivato nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova campagna di comunicazione istituzionale per la valorizzazione turistica della nuova A2. “Proprio oggi – ha detto il ministro dei trasporti Graziano Delrio – ho firmato il decreto che la rinomina”.
In realtà il cambio di nome era stato annunciato già il 22 dicembre scorso in occasione del completamento dell’infrastruttura, ma mancava questo passaggio formale. La ex A3 Salerno-Reggio Calabria ha avuto “una storia lunghissima, di insuccesso e fallimenti – ha detto Delrio – adesso invece è diventata un’opera completata, al servizio del territorio e che diventerà sempre più tecnologica, la prima ‘smart road’ italiana”.
Non solo una grande infrastruttura fatta di acciaio, cemento e asfalto, ma una autostrada- itinerario attraverso la quale accedere ai territori del Sud Italia. Questo punta a diventare la nuova A2 Autostrada del Mediterraneo, la ex Salerno-Reggio Calabria, la prima infrastruttura con un piano che promuove l’offerta culturale, spirituale, artistica ed enogastronomica. Questo nuovo volto dell’eterna incompiuta è al centro di una campagna di comunicazione istituzionale realizzata da Anas e dal Ministero delle infrastrutture e trasporti, e con il patrocinio del Ministero dei beni culturali.
“La Salerno-Reggio Calabria era una storia che dovevamo cambiare, credo sia cambiata rapidissimamente. E c’era bisogno di mettere in campo non solo il suo completamento, ma anche qualcosa di nuovo”, ha detto il ministro dei trasporti Graziano Delrio, ricordando gli investimenti in tecnologia che renderanno la A2 la prima smart road italiana: “è un’autostrada che ha il sapore di una storia antica, ma che racconta anche il futuro che sta arrivando nei trasporti”.
“Il Mezzogiorno è pieno di bellezze straordinarie, ma soltanto il 15% dei turisti internazionali va sotto Roma: l’Autostrada del Mediterraneo collega questi posti non solo come momento di passaggio ma per farli scoprire”, ha aggiunto il ministro dei beni culturali Dario Franceschini, sottolineando che “l’Italia è un grande museo diffuso, ha luoghi meravigliosi che devono essere scoperti e possono far diventare la cultura e il turismo un fattore di crescita e di occupazione”.
Il nome può cambiare ma la monnezza insicura e vergognosa di autostrada rimane sempre e che per mezzo di politici corrotti camorra e ladri di ogni genere,resterà un pericolo per tutti,quindi andate a cagare tutti
il cambio del nome é solo un inizio per introdurre i caselli autostradali
asd mi hai anticipato.