La spiaggia del Pozzillo tra Santa Maria e San Marco di Castellabate invasa completamente dalle alghe. Una montagna di alghe che oltre ad occupare gran parte del tratto di spiaggia rappresenta anche una pessima immagine per la città. La situazione crea non pochi problemi ai bagnanti, cittadini e turisti, impossibilitati ad usufruire degnamente chilometri di arenile con i gestori degli stabilimenti balneari che si vedono costretti ad autotassarsi pur di provvedere autonomamente a spostarle.
Il Comune non sembra prendere provvedimenti rapidi al riguardo ed al lavoro c’è stata anche una ruspa privata per consentire ai bagnanti di tuffarsi in acqua senza fare gimkane tra le alghe. Le spiagge dovrebbero essere la principale risorsa turistica di una cittadina affacciata sul mare che gode di paesaggi naturalistici da far invidia, ed invece negli ultimi anni le condizioni del litorale sono lentamente peggiorate nonostante le bandiere blu assegnate. Le immagini immortalate da questo video dimostrano la vastità del problema.
Invio questo link sulla posidonia oceanica (che non è un’alga): https://www.architetturaecosostenibile.it/green-life/curiosita-ecosostenibili/posidonia-spiaggiata-alghe-degrado-qualita-ambiente-958/
Come da giusto commento che precede di Giuseppe Palumbo le alghe potrebbero addirittura diventare una risorsa economica se abilmente sfruttata a dovere ma a Castellabate pur perfettamente coscienti di un fenomeno del tutto naturale ci si presenta all’approssimarsi della stagione estiva del tutto impreparati vanificando così quella che è l’economia trainante del posto: il mare! La cosa è del tutto dimostrabile dall’incuria con cui ci si accanisce ad affrontare ogni anno le stagioni estive con un abnorme aumento della popolazione estiva con un impianto di depurazione locale del tutto insufficiente ed ormai obsoleto al limite dell’agibilità, zone di territorio non ancora coperte da linee fognarie e una viabilità locale da terzo mondo.