«Siamo stati bravi a patrimonializzare negli anni, pur commettendo errori di cui assumo responsabilità», ha esordito l’imprenditore romano che si è poi espresso sulle possibili elezioni di Lotito in Lega che lo vedrebbero da solo al timone della società granata: «Ho iniziato con mio cognato, continuare da solo sarebbe oggettivamente molto complicato, non tanto dal punto di vista economico ma soprattutto in termini di tempo e lavoro».
Quanto all’aspetto tecnico, Mezzaroma ha assicurato la piena sintonia col tecnico Bollini ma senza sbilanciarsi sull’obiettivo stagionale: «Con Bollini abbiamo ragionato, non ci sono intoppi sulla prosecuzione del rapporto. Allestiremo un roster con determinati parametri. Non è serio dire se per la salvezza o la Coppa Campioni: la storia insegna che squadre attrezzatissime non hanno centrato la Serie A, dove invece è salito chi mirava a un torneo tranquillo. Il calcio è imprevedibile. Mercato? Abbiamo fatto disamine tecniche in entrata e in uscita. Dobbiamo approfondire, il mister si tiene in contatto col direttore. Non faccio nomi. Le idee coincidono, stiamo cercando di operare».
La Salernitana dovrà in ogni caso fare i conti con un bilancio in rosso, gravato da alcuni contratti pesanti di cui la società granata sta cercando di alleggerirsi. Necessaria, dunque, una nuova politica: «Ragionando ad ampio respiro, nel calcio i contratti sono quasi tutti troppo alti. Se non ci diamo una regolata, il giocattolo prima o poi salterà. Puntiamo ad abbassare l’età media, è la strada che la maggioranza dei club percorre. Ne va della sopravvivenza di una società, l’Atalanta insegna.
Certo, ci sono magnati stranieri disposti a offrire ogni cifra ma fanno discorso a parte e non mi pare ce ne siano tanti. Abbiamo già una buona base, vanno smussate alcune spigolature per migliorare la rosa». Quanto alle aspettative della piazza, Mezzaroma ha glissato: «Quand’ero tifoso, a prescindere dagli innesti di mercato, appena terminata la stagione acquistavo l’abbonamento per il successivo campionato».
Infine, una chiosa sulla questione del centro sportivo di proprietà, considerata una priorità dalla proprietà: «Dire di voler comprare un calciatore in meno ma costruire un centro sportivo può essere impopolare, qualche tifoso può non approvare. Ma sono mosse che servono per il futuro».
Fontre Tuttosalernitana.com