Ad incidere e non poco quel meno 1,5 milioni di euro da ripianare per rimettere a posto i conti. Se a questo aggiungiamo le parole di Claudio Lotito che in più di una occasione ha detto che ogni anno la società ci rimette dai 3 ai 4 milioni di euro, facile prevedere che la parola d’ordine sarà: spending review. Numeri che rappresentano da un lato la volontà di tenere a posto i conti e confermare la solidità della società ma dall’altro rischiano di ridimensionare le aspettative della tifoseria granata che passa dai Rosina di turno a giovani validi e di qualità ma sconosciuti al grande pubblico.
Ad oggi la Salernitana è come una macchina che vuol raggiungere il traguardo ma non può spingere il piede sull’acceleratore fino in fondo. Dovrà essere bravo Fabiani a fare di necessità virtù: pochi soldi a disposizione, budget ridotto, giocatori con i contratti pesanti come Rosina sul chi va là. Non solo: Zito, Schiavi, Della Rocca, Donnarumma e Coda da pezzi pregiati a pezzi pesanti in una logica di ottimizzazione delle spese ed armonizzazione dei conti. Molto se non tutto dipende da ciò che accadrà con l’elezione o meno di Lotito al vertice della Lega di serie B.
Se dovesse spuntarla il multipatron Mezzaroma si troverebbe solo non tanto per le decisioni ma anche e soprattutto per le risorse da tirare fuori per fare calcio a Salerno. Al quotidiano Il Mattino oggi in edicola Mezzaroma dice: Siamo stati bravi a patrimonializzare negli anni, pur commettendo errori di cui assumo responsabilità. Ragionando ad ampio respiro, nel calcio i contratti sono quasi tutti troppo alti. Se non ci diamo una regolata, il giocattolo prima o poi salterà. Puntiamo ad abbassare l’età media, è la strada che la maggioranza dei club percorre. Ne va della sopravvivenza di una società, l’Atalanta insegna.
Certo, ci sono magnati stranieri disposti a offrire ogni cifra ma fanno discorso a parte e non mi pare ce ne siano tanti. Abbiamo già una buona base, vanno smussate alcune spigolature per migliorare la rosa”. Parole sincere in cui non si parla di play off e serie A con la piazza granata che probabilmente si sarebbe aspettata altro dopo aver visto sfrecciare in massima serie due matricole come Spal e Benevento.