“Scioperiamo perchè siamo con l’acqua alla gola”. E’ questo lo slogan del manifesto dei Vigili del Fuoco che spiega in breve le motivazioni che porteranno giovedì 15 giugno i caschi rossi a scendere in piazza in tutta Italia. “Gli EROI sono stanchi di essere trattati come lavoratori di Serie B”. I pompieri lamentano stipendi bassi e senza la quattordicesima mensilità, troppi lavoratori precari, nessuna copertura INAIL e nessun riconoscimento del lavoro usurante per la pensione.
I Vigili del Fuoco incroceranno le braccia scioperando per quattro ore (simbolico poiché sarà garantito sempre il soccorso ) per rivendicare alcuni diritti persi. Si vogliono recuperare economicamente i contratti che mancano dal 2009 e si spinge per l’assunzione dei precari del corpo nazionale per risolvere definitivamente il problema delle dotazioni organiche, origine di molti mali del corpo nazionale in modo da rientrare nei parametri europei che prevedono 1 vigile del fuoco ogni 1000 abitanti.
“L’Organizzazione Sindacale di Base dei Vigili del Fuoco – si legge in una nota – vuole porre ancora una volta alla attenzione della politica e dell’opinione la problematica che da anni ha colpito il Corpo Nazionale poiché le dotazioni organiche non consentivano ma non consentono ancora oggi ad avere spesso squadre per espletare gli interventi di soccorso. Con il progetto di riordino effettuato dall’ On. Bocci con delega ai Vigili del Fuoco, si è avuta una ricaduta determinante sulle classificazioni dei Comandi e dei loro distaccamenti, purtroppo non si riesce a garantire in alcuni casi un organico soddisfacente alle reali necessità nell’espletamento dei compiti istituzionali del Corpo, questo a scapito dei cittadini, che in caso di necessità non vedono arrivare i pompieri perchè impegnati in altri servizi di soccorso”.
“Avere un organico che risponda meglio alle esigenze dei cittadini, vuol significare riclassificare l’organico dei Comandi, anche perchè il dato che va preso in considerazione è il numero di abitanti ed il rapporto che deve esserci con i Vigili del Fuoco. Con l’approssimarsi dell’estate si acuisce ancora di più la problematica, poiché una scelta scellerata a smantellare il Corpo Forestale dello Stato ha accresciuto le competenze dei VVF in materia di incendi boschivi, ma con lo stesso organico”.
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