“Vivà” è la prima biografia su Vittoria, terzogenita di Pietro Nenni, scritta da Antonio Tedesco, Segretario generale della Fondazione Nenni.
Il saggio di 190 pagine ripercorre le tappe salienti della vita di Vittoria, chiamata Vivà: l’infanzia, l’esilio in Francia l’entrata nelle brigate partigiane fino alla deportazione nel campo di sterminio di Auschwitz dove morì di tifo nel 1943. Il padre venne a sapere della sua morte solo due anni dopo, a Liberazione avvenuta. A rivelarglielo fu un antico compagno e amico, quel Giuseppe Saragat con cui aveva condiviso i drammatici anni dell’esilio in Francia e le esperienze di ricomposizione della famiglia socialista all’estero, durante il ventennio fascista.
La tragica vicenda di Vivà viene descritta dall’autore Antonio Tedesco anche grazie a molti contenuti inediti, come le lettere che la donna scriveva al padre o alla sorella dal carcere e i documenti della Prefettura di Parigi, che rendono il testo avvincente e di grande interesse storico e culturale.
Del volume parleranno Massimiliano Amato, giornalista, della Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno, e Giovanni Sgambati, segretario regionale della Uil della Campania.
A tirare le conclusioni sarà lo stesso autore.
La presentazione è stata organizzata dalla Libreria Internazionale di Salerno, in collaborazione con la Uil Campania e la Fondazione Nenni, istituto di studi e di ricerca politica, storica e sindacale nato nel 1985. All’attività di ricerca, la Fondazione affianca un’intensa attività culturale: mostre, corsi di formazione, convegni, pubblicazioni. Il suo patrimonio bibliografico consiste in circa 24.500 volumi, specializzati nella storia dei movimenti operai e socialisti. L’archivio storico è composto dai Fondi: Nenni, Parravicini, Giugni, Pagliani, Solari, Ferri, Manfrin, Mercuri, Pellicani, Tamburrano, Tolloy, Gozzano. La sezione Periodici è composta da circa 350 tra periodici, riviste. Ricca la collezione di Opuscoli socialisti, circa 2.000.
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