Inizia per tutti, giocatori e tifosi compresi, il tempo dell’attesa che, solitamente nell’estate granata, è spesso particolarmente dilatato. Prima di emettere qualsiasi tipo di giudizio, però, è necessario che il tempo dell’attesa volga al termine e che il club inserisca tutti i tasselli al loro posto. E’ evidente, però, che in questa fase progettuale, che è ancora in embrione, ci siano tanti, forse anche troppi, interrogativi. Il primo riguarda i programmi e le ambizioni della società in relazione al periodo di austerity all’orizzonte e in che modo questo possa combinarsi con il progetto relativo alla linea verde.
Il secondo, che è inevitabilmente strettamente collegato al primo, riguarda gli assetti societari, alla luce della possibile ascesa al trono della B di Lotito. Mezzaroma invita ad aspettare l’epilogo della vicenda (che probabilmente non arriverà prima di metà luglio), nel contempo sottolinea che probabilmente non gli sarà possibile proseguire da solo. Insomma, si aspetta di conoscere anche quale sia il piano B della società in caso di elezione del co-patron granata. Al momento, l’unico aspetto evidente è che c’è l’intenzione di ripartire da un progetto improntato sui giovani che, qualora fosse valido, di certo potrebbe non portare ad un conseguente ridimensionamento dei programmi societari. Il punto di partenza potrebbe anche essere valido. Tutto dipende da come si intende portare avanti tale progetto.