I video delle sue canzoni su YouTube hanno collezionato milioni di visualizzazioni in pochissimi mesi, talvolta in pochi giorni. «Ninna Nanna» ha superato quota 50 milioni, «Cazzo mene» viaggia verso i 18 milioni, «Happy days», ultima hit in ordine di tempo tratta dall’album che lo ha consacrato definitivamente come fenomeno del momento, ha raggiunto i 12 milioni.
La clip girata in Sud Africa tra elefanti, banchi di scuola e ballerini professionisti, è solo l’ultima dimostrazione che non si parli d’altro che di questo 24enne, cresciuto nel quartiere Baggio di Milano, protagonista di un boom discografico da record.
Una premessa doverosa per capire cosa sia accaduto quest’oggi alla Feltrinelli su Corso Vittorio Emanuele dove Ghali era atteso per il classico ‘firma-copie’. In strada sotto il sole cocente e temperature roventi centinaia di fan che si sono messi in fila solo per riuscire a strappare un autografo o una foto (nel migliore dei casi) al poeta Trap, termine che deriva dal gergo americano del mondo della droga. Un serpentone lunghissimo di persone, una coda interminabile che si è snodata fino ai Mercanti.
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Questa canzone “cazzo mene” per i giovani è un chiaro messaggio che se non fumi erba sei uno sfigato. Una bella pubblicità alle mafie e alla camorra che guadagnano nuovi clienti. Premetto che il rapper è bravissimo, non è un messaggio negativo per lui.