Il calendario fissa i periodi in cui è possibile, per ciascuna delle specie ammesse, lo svolgimento dell’attività venatoria. L’inizio è fissato per il 1° ottobre, anticipato in pre-apertura al 2-3-6-11-14 settembre, nella modalità dell’appostamento temporaneo, per la sola tortora, per la gazza, la ghiandaia e la cornacchia grigia. La stagione si concluderà il 31 gennaio 2018, termine prorogato al 10 febbraio per la gazza, la ghiandaia, la cornacchia grigia ed il colombaccio.
Per la solo quaglia l’apertura è prevista la terza domenica di settembre (17settembre) fino al 30 ottobre. Privilegiate le caccia tradizionali con il cane, dal 1 ottobre al 31 gennaio per fagiano, beccaccino, frullino e volpe. Pavoncella e porciglione sempre dal 1 ottobre al 31 gennaio. Tra le principali novità, la chiusura al 31 gennaio 2018 anche per i turdidi (tordo bottaccio, cesena e tordo sassello) si evidenzia la limitazione del prelievo per gli anatidi dal 1 ottobre al 20 gennaio.- Allo stesso modo il prelievo per la beccaccia dal 1 ottobre al 20 gennaio.- Per la lepre, il merlo, l’allodola ed il cinghiale vengono confermate le date dal 1 ottobre al 31 dicembre. Per quest’ultima specie, viene introdotta la possibilità per il cacciatore, dell’abbattimento occasionale in forma singola.
Mentre per il coniglio selvatico e la starna resta il periodo dal 1 ottobre al 30 novembre. L’addestramento cani nel periodo compreso fra il 2 agosto ed il 16 settembre. Ultima novità, ma non ultima, al fine di potenziare l’impegno “volontario” svolto dal cacciatore nella gestione faunistica ed ambientale, come “sentinella del paesaggio” e per favorire la crescita della biodiversità assicurando nel tempo il mantenimento degli habitat naturali, nel calendario venatorio si prevedono ulteriori prescrizioni nelle norme generali per il cacciatore che è tenuto alla:
– segnalazione di avvistamento di incendi boschivi;
– collaborazione, con gli enti preposti, ad attività di spegnimento e contenimento di incendi;
– segnalazione di coltivazionI di Cannabis;
– segnalazione di dissesti idrogeologici e principi di frane;
– segnalazioni di sentieri e collaborazione per la loro manutenzione;
– collaborazione con gli Enti preposti, ad attività di ricerca di persone smarrite.