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Mercato: non esistono intoccabili tra i calciatori granata

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Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile. Soprattutto se per il secondo anno consecutivo la società chiude il bilancio d’esercizio pesantemente in perdita. Lotito e Mezzaroma con le loro dichiarazioni “incrociate” hanno tracciato la strada. E, per la verità, hanno creato più di un pizzico di malcontento sia tra i tifosi (i quali hanno la sensazione che alle viste ci sia un ridimensionamento del progetto invece che un rilancio) sia tra i calciatori della rosa.

Il procuratore di Rosina è stato il primo ad uscire allo scoperto, facendo comprendere che al suo assistito non sono piaciuti determinati giudizi espressi dalla società. Ma è evidente che Lotito prima e Mezzaroma poi abbiano voluto lanciare dei segnali precisi: i calciatori che hanno in essere contratti pluriennali (con ingaggi pesanti) devono dare di più e, magari, venire incontro alle esigenze della società (che deve fare sacrifici per onorare gli stipendi con puntualità). E’ però difficile immaginare che ci siano giocatori disposti ad accettare decurtazioni dell’ingaggio. Più facile, allora, è che qualcuno possa cercare una nuova sistemazione.

Se piazzare Rosina (e il suo robusto contratto fino al 2020) sembra una mission impossible, più facile potrebbe essere trovare una nuova collocazione ad altri elementi (Zito in particolare, sebbene pure il suo procuratore abbia ricordato che il mancino non ha nessuna intenzione di cambiare aria). Ci sono poi elementi che hanno il contratto in scadenza nel 2018 ed ai quali la società non sembra intenzionata a proporre alcun rinnovo: Donnarumma, Della Rocca, Schiavi, forse anche Joao Silva, sono da considerarsi sul mercato (anche perchè a gennaio si corre il rischio di perderli senza ricavarci il becco di un quattrino).

Le trattative per i rinnovi di Tuia e Bernardini (anche loro hanno solo un altro anno di contratto), invece, per il momento non sembrano aver portato risultati concreti. Mentre all’inizio della prossima settimana, Sprocati e Busellato dovrebbero diventare a tutti gli effetti dei calciatori della Salernitana. Insomma, quella che sembrava una solida base da cui ripartire per la stagione 2017/18 potrebbe non essere tale e, nel nome delle esigenze di bilancio e dello svecchiamento della rosa, si potrebbe assistere ad una nuova rivoluzione. Se un simile processo deve partire, sarebbe il caso di farlo prima del ritiro, per non correre il rischio di lavorare con un organico nel corso del romitaggio estivo e di arrivare all’inizio delle ostilità con tutta un’altra squadra.

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