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Sanità: comitato trapiantati, noi proponiamo, loro disilludono

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“Non si sono presentati alla audizione prevista per stamattina in Commissione Trasparenza il Direttore Generale della A.O.R.N. dei Colli Giuseppe Longo, il neo nominato responsabile del Centro Regionale Trapianti Antonio Corcione ed il direttore del Dipartimento di Cardiochirurgia dei Trapianti Nappi. Pare non abbiano avuto il nulla osta a partecipare alla audizione dalla presidenza regionale.

E così ci è crollato il mondo addosso stamattina (permessi al lavoro, spostamenti dalle remote province di Avellino e Salerno) ma soprattutto tanta speranza. Siamo arrivati convinti che le parole del Presidente, questa volta, non fossero pura propaganda, che la nomina del nuovo responsabile del Centro Trapianti aprisse ad una interlocuzione costruttiva.

Che veramente si stesse giungendo alla fine di un incubo ma invece ci siamo trovati di nuovo di fronte alla palese totale assenza di volontà di trovare una soluzione”.

Lo dice Dafne Palmieri, presidente del comitato genitori bimbi trapiantati. “Nell’ultimo mese altri due bambini trasferiti a Roma. Ad oggi la situazione rimane confusa: il reparto di cardiochirurgia adulti corredato di cardiochirurghi che lo presiedono giorno e notte; quello pediatrico con due cardiochirurghi e solo cardiologi a fare le guardie e l’assistenza in emergenza ancora non proceduralizzata.

Ci manca solo che riaprano di fretta e furia l’attività di cardiotrapianto pediatrico in queste condizioni, non sia mai!”, aggiunge la Palmieri. “Il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha dichiarato che stanno procedendo a trovare una soluzione che garantisca la ripresa dell’attività trapiantologica pediatrica e l’ottimizzazione della assistenza.

Il Direttore Generale della A.O.R.N. dei Colli, Giuseppe Longo, ha detto che sta procedendo in questa direzione. Specificando che è necessario un modello univoco per adulti e pediatrici che, pur tenendo conto delle differenti specificità, abbia linee guida coerenti. Ha dichiarato che:

1.Si fara’ un reparto trapianti che accoglierà adulti e bambini con le necessarie competenze e profili di alta specializzazione (già presenti in ospedale tra l’altro);

2.Che saranno valorizzate le competenze acquisite nei decenni scorsi, durante i quali l’attività è stata brillantemente portata avanti e sono state maturate competenze e formati profili di elevata specializzazione in materia di assistenza e trapianti pediatrici;

3.Che verranno definite procedure a tutela dei pazienti in emergenza e ottimizzata l’assistenza ordinaria”.

Secondo Dafne Palmieri “come Comitato dei genitori bambini trapiantati e trapiantati adulti siamo lieti che finalmente ci siano almeno presupposti condivisi. Purtroppo rileviamo che, nonostante passi il tempo nessun elemento aggiuntivo alle dichiarazioni riportate ci conforta sul fatto che si stia effettivamente procedendo.

Proprio nelle ultime due settimane altri due piccoli pazienti campani sono stati portati fuori regione per avere l’assistenza che poco meno di 3 anni fa garantivamo brillantemente qui”.

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