“Il Premio Charlot – ha ribadito il Governatore – è diventato un evento importante di formazione, selezione di tanti giovani artisti nel campo del cabaret, del teatro, della musica. Dobbiamo dare continuità a questo lavoro. Il prossimo anno si festeggerà la trentesima edizione di questa manifestazione; la stessa denominazione del Premio ha un carattere internazionale, non dobbiamo tralasciare questa prerogativa. È necessario fare un salto di qualità. Il programma 2017 è già molto variegato e interessante. Avremo artisti di livello nazionale ed internazionale, ospiti significativi. Come sempre avremo la possibilità di offrire un palcoscenico a decine di giovani artisti che poi, come lo stesso Siani ha fatto arrivando qui anni fa, avranno modo di affermarsi sulla scena italiana”.
Ma lo sforzo della Regione non riguarda solo la città di Salerno. “Ci siamo inventati – ha ribadito De Luca – cose importanti in territori che erano un deserto dal punto di vista delle iniziative culturali. Nella nostra Regione si assiste ad un risveglio culturale che sta accompagnando un risveglio generale della nostra terra. Lo sforzo per la Campania è quello di incastonare la genialità, la creatività, l’umanità in una cornice di ordine e organizzazione. Quello che ci manca è questo. Se riusciamo, entriamo nella modernità”.
Pensando ad un prossimo Festival di cui De Luca ha parlato anche con Vittorio Sgarbi, da fare a Sud di Paestum, il Governatore ha aggiunto: “Io sono particolarmente fiero di aver promosso “Un’estate da Re” nella Reggia di Caserta che ci sarà anche quest’anno, con musica lirica, pop e tanto altro, con investitori privati che si sono inseriti. Così accadrà anche per il Napoli Teatro Festival che quest’anno porta eventi in tutti i capoluoghi della Regione, anche se il centro della manifestazione resta la città di Napoli. Credo che ci sia uno sforzo enorme di manifestazioni a carattere culturale”.