La Serie A è l’obiettivo per i tifosi. I messaggi chiari e diretti sono stati già lanciati nell’ultima di campionato contro l’Avellino. Ieri nessun riferimento alla proprietà, ieri nessun coro, nessuna richiesta. Un silenzio pesante che fa e non poco rumore. Quasi a dire: aspettiamo prima di giudicare. Ora tocca alla società dare segnali. La tifoseria granata in questi anni ha dato dimostrazione di attaccamento non solo in termini di passione ma anche di botteghino.
Dal 2012 al 2016 nelle casse del club, come da bilancio, i tifosi granata hanno fatto arrivare 7,1 milioni di euro. Non sono certo pochi. Le risposte alle attese ed alle ambizioni di una piazza calda e partecipativa come Salerno deve fornirle la società. Deve farlo con una programmazione adeguata, con strategie opportune.
Deve dare a Fabiani la possibilità di allestire una grande squadra, all’altezza di Salerno. Salvezze stiracchiate o play off sfiorati non sono più i traguardi per questa tifoseria che merita molto di più. Il corteo dei tifosi che ha attraversato le strade di Salerno si è concluso con l’accensione di 1400 fiaccole sul Lungomare. Uno spettacolo eccezionale. Le torce hanno illuminato la notte di granata nella speranza di far passare presto la lunga notte dell’attesa e poter rivivere una stagione da protagonisti e non da comparse.
Le fiaccole granata avevano anche un altro significato: nei momenti più difficili e bui i tifosi sono sempre rimasti al fianco della Salernitana. E’ questo il messaggio che è arrivato a Roma è questo il patrimonio di entusiasmo e passione da salvaguardare e valorizzare. Su questo devono puntare Lotito e Mezzaroma senza se e senza ma
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