Per far fronte a questo periodo di forte stress i maturandi troppo spesso si lasciano andare al digiuno da “stomaco chiuso” e a tour de force di studio notturno. Niente di più sbagliato: per vivere questo periodo al meglio e non perdere energia e concentrazione è fondamentale non rinunciare alle giuste ore di riposo e mangiare leggero senza saltare i pasti. Un aiuto prezioso, ma troppo spesso sottovalutato, può arrivare anche dallacorretta idratazione.
“In situazioni di tensione, come certamente sono gli esami finali per tanti studenti italiani, si tende a sudare di più, non solo a causa della temperatura più elevata tipica del periodo estivo – spiega Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino e membro della International Stockholm Water Foundation – È quindi estremamente importante mantenere un adeguato livello di idratazione, per tenere alta la concentrazione e l’attenzione, oltre che aiutare la memoria”.
Quella di bere troppo poco o poco frequentemente è una cattiva abitudine che inizia fin da bambini: “Dai risultati preliminari di uno studio dell’AIST, Associazione Italiana per lo Studio della Tosse, che sarà pubblicato a fine anno, condotto su 400 studenti con una età compresa tra i 6 e i 12 anni, è emerso che nel 61% dei casi il tasso di disidratazione era “medio-grave”. Un dato che conferma la scarsa attenzione che viene dedicata alla corretta idratazione.
Bere troppo poco tuttavia può interferire non solo sulle prestazioni fisiche, come è noto, ma anche su quelle celebrali, riducendo le capacità di concentrazione, di memoria e di attenzione.
Basta una condizione di moderata disidratazione, con una perdita di circa il 2% del peso corporeo, per andare incontro a segnali come mal di testa e stanchezza, cui si possono associare riduzione della concentrazione, dell’attenzione e di esecuzione anche di compiti semplici.
Per affrontare gli esami in maniera brillante è utile prestare la giusta attenzione alla corretta idratazione tenendo sempre a portata di mano dell’acqua: a casa, in aula studio o in biblioteca, è importante fare regolarmente delle “pause-acqua” per recuperare le forze sia cerebrali che fisiche.
“Suggerisco ai maturandi di bere frequentemente durante tutto l’arco della giornata, senza arrivare ad avere sete, che è in realtà il primo sintomo di uno stress idrico con effetti sulle prestazioni intellettive. Bisogna esserne consapevoli per rieducarsi ad una corretta idratazione” – conclude il dottor Zanasi.
Bisogna considerare, infine, che l’acqua è un vero e proprio “alimento”, perché contiene une serie di elementi che sono utilizzati dal nostro organismo per svolgere funzioni specifiche. Bevendo, infatti vengono assunti anche importanti minerali utili per il nostro benessere come ad esempio magnesio e potassio la cui carenza può contribuire all’insorgere insonnia, irritabilità e nervosismo.
In conclusione, in situazioni particolarmente stressanti – come nel periodo degli esami di maturità – seguire una sana alimentazione, garantire al nostro corpo il giusto riposo, e assicurarci una corretta idratazione è il miglior modo per ricaricare l’organismo.