L’incontro, tenuto presso l’auditorium di Villa Rufolo, ha visto la partecipazione di tutti i rappresentanti individuati dai 14 comuni costieri.
A condurre i lavori il direttore di Villa Rufolo Secondo Amalfitano, responsabile del progetto per il Comune di Ravello e per la Fondazione Ravello. Durante l’incontro sono stati individuati i prossimi passi: raccogliere presso ciascuna amministrazione alcuni dati fondamentali per sviluppare il dossier e verificare fin da subito alcune ipotesi.
In particolare dovranno essere verificate i dati economici e strutturali dei bilanci sui quali costruire l’impalcatura economico-finanziaria del progetto; valutare la possibilità di confrontarsi con gli operatori economici; stendere una short list di persone, società, imprese, aziende da coinvolgere come sponsor o partner tecnici e censire le manifestazioni e gli eventi abituali, storici e fissi della programmazione di ciascun Comune.
“Il principio di fondo che deve essere chiaro – ha ribadito Amalfitano al tavolo – è che ‘Ravello Costa d’Amalfi 2020’ non dovrà sottrarre un centesimo, un’opera, un evento a nessun Comune, ma dovrà aggiungere qualcosa a tutti”.
La prima parola coniata per questa avventura fu CREDERCI, dopo la prima riunione del tavolo tecnico se ne può ragionevolmente aggiungere un’altra: COESIONE. Restano poco più di 80 giorni per la stesura del progetto ma l’entusiasmo e la voglia dimostrata dai Comuni è il miglior viatico per l’estate calda appena iniziata.
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