Nell’omelia, Mons. Soricelli ha ricordato il senso profondo dei festeggiamenti che hanno origine dal miracolo eucaristico del 1656, quando, dalla sommità del castello, don Angelo Franco, implorò il Santissimo affinché la peste bubbonica cessasse. Da quel momento, dopo oltre 6300 morti, la peste abbandonò la vallata. Dopo la Santa Messa, l’Arcivescovo Soricelli e il Sindaco Servalli, hanno consegnato a tutte le Associazioni dei Trombonieri e all’Ente Montecastello, il pane della fratellanza, donato dall’Associazione Amici di Monte Castello 1999 e sono iniziate le salve di sparo del pistone dalle tante postazioni sul Monte Castello che proseguono fino a sera.
Alle 20.30, infine, la storica Processione Eucaristica, che da 361 anni ripercorre quella del 1656, dalla chiesa della frazione Annunziata fin alla sommità del castello, dove S.E. Mons. Soricelli, benedice tutta la Città.
“Il nostro castello e il monte Sant’Adjutore – afferma il Sindaco Vincenzo Servalli – sono luogo sacro per noi cavesi. Oggi è la festa della città, così come si ripete da 361 anni e vedere tanti giovani mantenere viva la tradizione dei loro padri è motivo di soddisfazione. In quest’ottica, abbiamo rifiutato proposte di progetti di ristrutturazione del castello che però avevano una visione commerciale ed è in graduatoria per un finanziamento regionale un progetto di riqualificazione del maniero che versa in pessime condizioni e per continuare l’opera di recupero archeologico di tutto il complesso murario”.