Il Benevento, che inizialmente aveva provato ad inserire nell’affare diverse contropartite (da Cissè a De Falco), ha accettato le condizioni, ottenendo un piccolo sconto (alla fine il prezzo concordato da Vigorito con i proprietari del club granata è leggermente inferiore ai 2 milioni di euro). Alla fine, contenti tutti: il Benevento, che ha messo a disposizione di Baroni un centravanti che sa rendersi utile nella fase di costruzione della manovra (più di Ceravolo), oltre che in quella di finalizzazione.
La Salernitana, che con questi soldi non solo ripianerà la perdita, ma creerà plusvalenza di bilancio (visto che Coda era stato ingaggiato due anni fa a parametro zero dopo lo svincolo d’ufficio dal Parma); e naturalmente il calciatore, che dopo aver segnato 33 gol in due anni, ha dimostrato di meritare una nuova opportunità di confrontarsi col campionato più bello e difficile del mondo (strappando probabilmente l’ultimo contratto importante della sua carriera, quadriennale fino al 2021 a cifre più alte di quelle percepite a Salerno). I giocatori passano, la Salernitana resta e i tifosi (il cui parere non è stato di certo chiesto prima di ratificare questa operazione) si augurano quantomeno che Coda venga sostituito in maniera adeguata.