Mentre il centro storico continua a spopolarsi dando spazio agli immigrati, la scuola viaggia verso lidi futuristici tessendo con le famiglie e gli studenti un patto di collaborazione che produce risultati importanti.
I ragazzi, nei vari licei e scuole di indirizzo diverso, dimostrano con la loro buona educazione e i loro saperi impartiti in modo egregio, di essere allievi preparati, spesso brillanti. Nel deserto, c’è questa oasi, ricca di acqua di sorgente. All’improvviso, per la festa di fine anno, cambia rotta, per motivi a noi ignoti.
Anche la nostra scuola, faro importante fino adesso, si adegua alla fuga generale di quasi tutti i “servizi”, e organizza l’evento finale, domenica 25 giugno, presso una associazione che è ubicata nel territorio di Scafati: Il Parco dell’Amicizia. Lungi da noi pensare che questa associazione non lavori o che non abbia lavorato bene sul nostro territorio, anzi, è, ed è stata, protagonista di numerose iniziative importanti, anche solidali. Ma ci chiediamo perché presso questa associazione?
Forse San Marzano non ha diritto a vedere i propri figli esibirsi e festeggiare la fine dell’anno scolastico nel loro ambiente naturale? Perché questa scelta? Perché rinunciare ad allestire la festa nel nostro paese? Perché abbandonare San Marzano in un momento così difficile?
Un piccolo sforzo si poteva fare, per organizzarla, nelle medie di via Pendino, nelle elementari di piazza Amendola, in piazza Amendola, all’interno dell’atrio comunale, nel Parco Urbano o in piazza Umberto I, come negli anni addietro.
Per tutto l’anno la scuola è stata idonea e in “sicurezza”, per ospitare più di mille bambini e per questo evento, invece, è inadeguata? Non vogliamo fare dietrologia ma un dubbio ci assale.
Non siamo d’accordo, noi siamo campanilisti e la festa, secondo noi, andava fatta come ogni anno, a San Marzano sul Sarno. Questa decisione alimenta un pensiero che ha il sapore dell’amaro”.
Pd di san Marzano sul Sarno
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