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Vincenzo Alfieri torna ad Amalfi: al Cinema Iris presenta il suo film “I Peggiori”

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Appuntamento con l’autore al Cinema Iris di Amalfi che giovedì 22 giugno ospita Vincenzo Alfieri, regista “I Peggiori”, l’action comedy candidata agli scorsi Nastri d’Argento al miglior regista esordiente. A poco più di un mese dall’uscita del film che ha incassato positivi favori della critica, il 31enne enfant prodige del cinema italiano presenta il suo primo lavoro da regista proprio nella sua città di origine (suo nonno, di cui porta nome e cognome, fu sindaco di Amalfi) a cui è sempre legato. Non rinuncia mai, infatti, alle vacanze estive in Costiera presso la villetta di famiglia, con vista sul mare, e alle uscite con gli amici amalfitani.

L’appuntamento è alle 18 per l’aperitivo nella grande sala bar dell’Iris, seguito, alle 18 e 45, dal talk col regista intervistato da Emiliano Amato, presidente dell’Associazione Giornalisti Cava de’ Tirreni – Costa d’Amalfi che patrocina l’evento. Alle 19 e 30 la proiezione della pellicola.

Il film – distribuito da Warner Bros Pictures – vede Alfieri nei panni di attore con Lino Guanciale, Antonella Attili, Sara Tancredi, Miriam Condurro, Biagio Izzo e Francesco Paolantoni. Due fratelli squattrinati e senza prospettive, cresciuti nel benessere, sono caduti in disgrazia quando la madre è fuggita dopo aver mandato in rovina centinaia di famiglie che avevano affidato alla sua finanziaria i loro risparmi. Massimo lavora in un cantiere edile per un albanese al soldo della palazzinara senza scrupoli Eva Perrot. Fabrizio, laureato in legge, fa l’archivista in tribunale per 520 euro al mese. Massimo sono tre mesi che non percepisce e da tempo i due non pagano l’affitto e rischiano non solo di perdere la casa, ma anche l’affido della sorella tredicenne Chiara, da poco sospesa da scuola per rissa. Ma la loro vita sta per cambiare: diventeranno i Demolitori, che vendicano a pagamento coloro che hanno subito un torto e vogliono vedere puniti in maniera esemplare (e condivisa in rete) i “furbetti del quartierino”. Dunque Massimo e Fabrizio guadagneranno non solo denaro ma anche l’ammirazione di chi li vedrà come eroi popolari in un mondo fino al quel momento privo di giustizia.

Voglia di riscatto e arte di arrangiarsi: questi i temi, tutti i italiani, di questa action comedy.

Vincenzo Alfieri (Salerno, 6 febbraio 1986) è diventato noto presso il grande pubblico per la web series Forse sono io e per il ruolo da protagonista nel film Niente può fermarci, in cui interpreta un ragazzo affetto dalla sindrome di Tourette. Si trasferisce da Salerno a Roma a soli 16 anni per frequentare diversi corsi di recitazione.

Un enfant prodige: comincia da subito a scrivere sceneggiature e a sviluppare interesse per la regia. Realizza così alcuni piccoli cortometraggi ancora ventenne. Oltre che in Italia, ha studiato recitazione e regia a New York e a Los Angeles. Due lauree: una in Economia, l’altra in Scienze Politiche. Dopo una carriera già avviata come attore, intraprende quella da regista, dirigendo la web serie Forse sono io, che ottiene un ottimo riscontro sul web, tanto da essere successivamente trasmessa su MTV, diventando così una delle poche fortunate web serie ad essere poi destinate al pubblico televisivo.

Lo nota poi la Ford, che gli affida la campagna pubblicitaria della nuova Ford Ka per il web e nel 2014 dirige il corto fantascientifico Memories, che vince subito numerosi premi e partecipazioni tra cui il WorldFest Houston, Fanta Festival, Riff e altri. Insieme a sua sorella Rossella Alfieri, è cofondatore della compagnia di produzione cinematografica Guinesia Pictures.

Prima dell’uscita del film avevamo sentito telefonicamente il papà di Vincenzo, Luigi, che ci aveva rivelato qualche particolare sulla sua vita. «A causa del mio lavoro (manager nel settore finanziario nda) con la mia famiglia abbiamo girato mezza Italia» ci ha rivelato. E quando gli abbiamo chiesto quando è avvenuto il primo approccio tra Vincenzo e il cinema ci ha risposto: «Aveva cinque anni, eravamo a Reggio Calabria, lo portai, da buon padre, al cinema a vedere Batman. Da lì restò folgorato e, quando uscimmo dalla sala mi disse: questo potrò farlo anch’io. E anche in questo film ci sono connessioni con Batman». Mai come in quel caso non furono le parole ingenue di un bambino.«Questo aneddoto continua a ricordarlo nelle sue interviste – ci aveva detto – come il suo legame per Amalfi, lui si sente amalfitano».

Oggi che suo figlio è considerato l’astro nascente e il futuro del cinema italiano, da uomo di finanza è soddisfatto nell’aver assecondato la sua passione?

«Fare l’attore è stato da sempre il suo chiodo fisso ma pensavo che col tempo la convinzione svanisse. Dopo la maturità mi disse: voglio fare l’attore, ma si iscrisse ad Economia per farmi felice e dopo lo studio correva sul set. In quel periodo ha partecipato a 180 puntate di Incantesimo. Dopo la laurea si iscrisse subito a Scienze Politiche, senza mai mollare, nemmeno per un giorno, la sua passione».

Il film è girato a Napoli, la capitale del Sud, anche come momento di riscatto di una città che non merita certi frettolosi appellativi. «Vincenzo sostiene che tutto ciò che di negativo avviene a Napoli non è per colpa di tutti i napoletani, ma soltanto di una sparuta minoranza». I peggiori.

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Fonte IlVescovado.it

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