E poi il riscatto dell’Avellino per Laverone a 300mila euro (in caso di salvezza dei lupi), 300 mila euro del Venezia per Caccavallo per la promozione, 250mila euro da Empereur e poi per Coda non 2 milioni ma 3 per la sua cessione al Benevento. Totale 4 milioni e mezzo di euro che rappresentano quel valore aggiunto per un club di calcio che arriva dalla patrimonializzazione dei calciatori.
A queste cifre vanno aggiunti i riscatti di Sprocati e Busellato. Con poco più di 200mila euro la Salernitana si è assicurata due calciatori che ne valgono molti di più. Operazioni utili per rafforzare la solidità del club e che di fatto obbligano Lotito e Mezzaroma a proseguire su questa strada ma anche a reinvestire parte dei guadagni per costruire una squadra di qualità ed all’altezza delle aspettative e delle ambizioni di Salerno e dei Salernitani