L’attore di serie come 1992 e film come Io e Lei, in cui interpretava il figlio di Margherita Buy ed Ennio Fantastichini, chiede però di non essere chiamato assassino: “Sì, sono in crisi d’astinenza, ma è giusto così, è giusto che soffra. Sono colpevole. Urlerò la mia colpevolezza con tutte le forze. Non ho scuse, ho sbagliato e devo pagare. (…) Però non sono un criminale. In televisione si parla di me come un assassino drogato, ma non è così“.
E ancora, Diele cerca di spiegare l’accaduto e fa uscire il ritratto di un uomo che, nonostante graviti intorno al mondo dello spettacolo, non sembra essere sereno: “Non avevo il permesso di guidare. L’ho fatto perché mia cugina ci teneva ad avermi al suo matrimonio in Calabria. (…) Ho soltanto il lavoro, e se da questa vicenda uscirò con la carriera distrutta non avrò più nemmeno quello. È giusto che paghi per quello che ho fatto, ma non che mi si dipinga come un criminale. (…) Mi sono sorpreso quando quella bustina di cocaina è uscita fuori, stava nel portafogli da una vita. L’altra sera non avevo sniffato niente“.