“Negli ultimi mesi” sottolinea il Presidente della Federpreziosi Confcommercio Provincia di Salerno, Michele Cicalese, “la riorganizzazione della disciplina riguardante la compravendita di oggetti preziosi usati è stata oggetto di un’intensa attività della nostra Federazione, unitamente a Confcommercio Imprese per l’Italia, volta a salvaguardare da una serie di adempimenti gli operatori del settore che svolgono tale attività in maniera secondaria o occasionale rispetto a quella principale di vendita al dettaglio di oggetti realizzati in tutto o in parte in metalli preziosi: le note informative diffuse sull’argomento la illustrano in maniera ampia e dettagliata.”
Le Commissioni Parlamentari – nello specifico la VI Commissione Finanze della Camera e la VI Commissione Finanze e Tesoro del Senato – avevano espresso parere favorevole sul testo, a condizione che il Governo nell’ambito dell’intervento legislativo prevedesse meccanismi tali da distinguere efficacemente, attraverso un codice ATECO specifico, i soggetti che svolgono prevalentemente attività di compro oro. Ciò malgrado, il testo del Decreto Legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri disattende tale previsione ritenendo, che “il riferimento in definizione al codice ATECO è improprio, nella misura in cui si tratta di un codice del tutto privo di valenza definitoria e utilizzato per fini strettamente statistici. Per tale motivo e al fine di eliminare possibili equivoci in ordine alla possibilità che la disciplina dettata dal legislatore delegato trovi applicazione unicamente agli operatori commerciali cui è attribuito un determinato codice ATECO, prestandosi a utilizzi elusivi della normativa, si è provveduto a stralciarne la previsione. D’altra parte” prosegue il governo nella relazione illustrativa “l’individuazione e il censimento degli operatori compro oro avverrà a regime attraverso i dati contenuti nel registro dei compro oro istituito dallo schema di decreto delegato”. Ora dal 5 luglio sarà tutta un’altra storia.
pare che la maggior parte dei compro oro apparsi dopo la cosiddetta crisi siano di una società tedesca; si dice che quello stato abbia creato le condizioni in italia per spingere i cittadini a vendere l’oro – vedi tasse tipo ce lo chiede l’europa- per poi rastrellare l’oro .. sarà vero?